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Il suono dell’Europa

L’Orchestra ESYO – European Spirit of Youth Orchestra nel film di Alessandro Scillitani con i testi e la voce narrante di Paolo Rumiz

«Il suono dell’Europa» è il titolo del film che verrà proiettato lunedì 6 maggio 2024 alle ore 17.30, alla Sala Bazlen di Palazzo Gopcevich (Via Rossini, 4), nell’ambito del cartellone dei «Lunedì dello Schmidl», la rassegna di approfondimenti a cura di Stefano Bianchi che il Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl” da oltre un quindicennio offre su temi e contenuti delle proprie collezioni al pubblico dei cultori della musica e del teatro.

L’incontro si inserisce nel calendario degli eventi collaterali alla mostra fotografica «Symphonia, il suono dell’Europa» dei fotografi Luigi Ottani e Andrea Semplici, allestita nella Sala Selva di Palazzo Gopcevich e realizzata dall’Associazione culturale SGME – Scuola per Giovani Musicisti Europei, in coorganizzazione con il Comune di Trieste, nell’anno delle celebrazioni del trentennale dell’Orchestra Giovanile Europea ESYO – European Spirit of Youth Orchestra, di cui è ideatore e direttore artistico Igor Coretti Kuret.

Alla straordinaria avventura dell’Orchestra ESYO è dedicato anche il film «Il suono dell’Europa» di Alessandro Scillitani, con i testi e la voce narrante di Paolo Rumiz, prodotto da Artemide Film in versione italiana e inglese, realizzato tra il 2017 e il 2019 e presentato in occasione della serata di apertura del Festival Trieste ShorTS (edizione 2020) e a Pordenone nell’ambito del Festival Dedica (edizione 2021).

La European Spirit of Youth Orchestra è un’araba fenice. Non esiste nessuna metafora più perfetta di ciò che dovrebbe essere l’Europa. Chi tiene in pugno questa banda di splendidi masnadieri non è un direttore, ma uno sciamano. Igor Coretti Kuret, triestino di lingua slovena, figlio della frontiera, seduce e ipnotizza i giovani e fa sentire anche Paolo Rumiz, voce narrante, uno strumento come gli altri. Arrivano spesso di notte, via terra, sulle stesse rotte dei migranti. Anastasia, 16 anni, ha viaggiato 50 ore in autobus da Kiev per vivere la grande avventura. L’hanno scaricata alle 3 del mattino al casello dell’autostrada, vedo ancora la sua ombra magrolina guardarsi attorno spaesata nella notte, con un sacco sulle spalle e una viola nella custodia in mano. Per Christian, 18 anni, contrabbassista, il viaggio è durato 36 ore da Skopie in Macedonia. David e Alexandru con Karina e Stefana rispettivamente corno, contrabbasso, flauto e viola, tutti minorenni, ne hanno spese altrettante di bus e treni secondari per arrivare all’appuntamento da Klug in Romania. Appena li vedi arrivare, già ti viene il groppo a pensare che dopo un mese li lascerai, questi ragazzi dell’Orchestra giovanile Europea.

L’ingresso alla manifestazione è libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.

Una fotografia di Luigi Ottani in esposizione nella mostra «Symphonia, il suono dell’Europa»

Palazzo Gopcevich

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