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La Biblioteca

La Biblioteca, gli Archivi e il Centro di documentazione

Gli spazi di consultazione e conservazione consentono di approfondire tutti i temi proposti nel percorso espositivo. Costituita da circa 100.000 pezzi e specializzata in musica e spettacolo, la Biblioteca ospita anche una sezione di libretti d’opera, un ricco fondo musicale e un’emeroteca. Tra i fondi archivistici (oltre 4.000 cartolari d’archivio), si conservano l’Archivio Schmidl e quelli del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia e del Teatro Verdi, oltre agli archivi privati di importanti personalità della vita musicale cittadina.
L’attività di teatri e artisti è documentata da oltre 100.000 tra manifesti e programmi, dalla banca dati cartacea e da oltre 600 scatole d’archivio di rassegna stampa e documentazione. Più di 50.000 fotografie costituiscono il patrimonio della Fototeca, mentre la raccolta di autografi conta circa 30.000 pezzi.
La Mediateca, costituita di oltre 20.000 pezzi, comprende il lascito del farmacista Riccardo Gmeiner cui la sezione è intitolata.

La biblioteca specializzata in musica e spettacolo ha avuto le sue origini nella personale biblioteca di Carlo Schmidl e nei fondi provenienti dal Fondaco Vicentini nei quali figurano preziosi cataloghi e repertori musicali ed edizioni del Seicento.
L’attuale notevole patrimonio (circa 30.000 pezzi) è anche il risultato di alcune importanti acquisizioni ed interventi di salvaguardia che hanno quasi triplicato la consistenza della Biblioteca.
Si tratta in particolare della sezione spettacolo della biblioteca di Ottone Lantieri (1890-1983), figura di spicco del socialismo adriatico nel primo Novecento, impegnato anche come attore e regista nel teatro amatoriale di vari circoli, e della biblioteca del filodrammatico Adolfo Angeli (1901-1992), comprendente testi e saggi riguardanti il teatro di prosa ed un fondo musicale non particolarmente esteso ma dotato di alcune edizioni rare.
A questi fondi si aggiungono quelli del soprano Margherita Voltolina (1904-1992) e del marito, il compositore Valdo Medicus (1896-1970), quello del compositore Giulio Viozzi (1912-1984) ed il fondo bibliografico della Collezione Georges de Chapowalenco riguardante il balletto.
Completano la biblioteca altri fondi librari di minori proporzioni, generalmente improntati ad interessi specifici.

Il fondo bibliografico è in corso di catalogazione

I volumi finora catalogati sono visibili sulla pagina del Catalogo Integrato dei Beni Culturali del Comune di Trieste.
La biblioteca è dotata di un ricco Fondo musicale

Nel fondo, attualmente in fase di riordino, si segnalano alcune edizioni cinquecentesche, nonché le partiture manoscritte autografe di musicisti triestini o attivi a Trieste nell’Ottocento e nel Novecento.
L’attività della Casa editrice Schmidl è documentata da testi manoscritti, spesso autografi, bozze di stampa, prime edizioni e successive ristampe.

Tra i fondi musicali novecenteschi più significativi, figura il Fondo Viozzi, comprendente l’opera omnia (manoscritti ed edizioni) del compositore triestino. L’Emeroteca comprende oltre un centinaio di riviste riguardanti il teatro musicale, quello di prosa, il balletto, ma anche temi più generali. Particolarmente significativo infine il fondo di Libretti.

Costi: Consultazione gratuita, fotocopie a pagamento

Fondi archivistici

I fondi archivistici conservati al Museo Teatrale rappresentano una preziosa fonte di documenti e memorie. Numerosi sono gli archivi di istituzioni teatrali, enti pubblici o società. Tra questi, l’Archivio del Teatro Stabile di prosa che conserva atti contabili e amministrativi, copioni, fotografie e varia documentazione relativa all’attività artistica dello Stabile a partire dalla sua istituzione nel 1954. Sono inoltre da ricordare l’Archivio del Teatro Comunale Giuseppe Verdi che, costituito da più di 900 cartolari d’archivio, custodisce la documentazione relativa a due secoli di vita e di attività del Teatro e l’Archivio del Premio Musicale della Città di Trieste, importante concorso di composizione che ebbe vita dal 1950 al 1999. Di grande interesse sono anche gli archivi personali di artisti che sono stati attivi a Trieste come Luigi Toffolo, Raffaello De Banfield, Giuseppe Radole, Vito Levi, Pavle Merkù, Marco Sofianopulo, dei quali il Museo Teatrale custodisce l’intera eredità artistica.

I fondi archivistici sono di vaste proporzioni (oltre 4.000 cartolari d’archivio). Accanto all’Archivio Schmidl che documenta in particolare le ricerche per il Dizionario e per la formazione della sua raccolta, figurano gli archivi dei teatri Armonia, Filodrammatico, Mauroner e Fenice, quelli del Teatro Stabile (1954-1980), del Teatro Verdi (1798-1980) e del Premio Musicale “Città di Trieste“. Vi sono poi archivi di società teatrali e di privati ed artisti, tra i quali Giulio Viozzi, Dario Daris e John Gualiani.

Archivio Carlo Schmidl

Riordinato nel 1997 e costituito da 47 cartolari d’archivio, il fondo contiene materiale vario (difficilmente riconducibile a tipologie o serie archivistiche), relativo all’attività di Carlo Schmidl, alla pubblicazione del Dizionario Universale dei Musicisti ed all’istituzione del Museo.

Archivio del Teatro Comunale Giuseppe Verdi di Trieste

Riordinato nel 1992, e costituito da un migliaio di cartolari d’archivio, il fondo custodisce la documentazione relativa a due secoli di vita e di attività del Teatro Verdi (già Teatro Nuovo, poi Grande, quindi Comunale).

Archivio del Teatro Stabile di Prosa di Trieste

Riordinato nel 1989 e costituito da circa 450 unità tra cartolari e scatole d’archivio, il fondo custodisce atti contabili e amministrativi, copioni e fotografie, nonché varia documentazione relativa all’attività artistica dell’Ente Autonomo del Teatro Stabile di Prosa di Trieste e del Friuli-Venezia Giulia, a partire dalla sua istituzione nel 1969. Archivio Giulio Viozzi – Riordinato nel 1995 e costituito da 55 cartolari d’archivio, il fondo contiene la documentazione relativa all’attività artistica, didattica e divulgativa del compositore triestino.

Archivi Dario Daris e John Gualiani

Costituito da 234 cartolari d’archivio, il Fondo Daris conserva note e appunti raccolti da Dario Daris (1918-1991), in cinquant’anni di ricerca, su cantanti di ogni epoca e di ogni parte del mondo. Il fondo raccoglie dunque notizie, manoscritte e a stampa, su oltre 15.000 artisti. Ad esso si affianca il meno voluminoso fondo (27 cartolari d’archivio) frutto delle ricerche condotte nel corso di una vita sui cantanti lirici dei secoli XIX e XX da John Gualiani (1916-1993).

Archivio Premio Musicale “Città di Trieste”

Ordinato in circa 250 cartolari d’archivio, il fondo contiene la documentazione relativa all’attività del Premio Musicale dalla sua istituzione nel 1950 alla sua chiusura nel 1999, articolata nelle serie: Atti amministrativi, Partiture e materiale d’orchestra, Compositori, Composizioni incise su nastri magnetici, Indirizzari, Materiale propagandistico, Fédération des concours internationaux de musique.

Dono Anzelotti de Dolcetti

Riordinato nel 1999 e costituito da 25 cartolari d’archivio, consiste in carte, giornali, riviste, libri e fotografie appartenuti a Carlo de Dolcetti (1876-1959). Particolare interesse rivesta la documentazione relativa all’attività del giornale politico-satirico “pupazzettato” Marameo, fondato da de Dolcetti nel 1911, ed ai concorsi di canzonette popolari triestine indetti a Trieste a partire dal 1890 prima dal Circolo Artistico, poi dalla Lega Nazionale ed infine dello stesso Marameo.

Palazzo Gopcevich

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