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Il vero requiem di Mozart e altri fantasmi dell’opera

Il vero Requiem di MozartGianni Gori

La Finestra Editrice 2013

Lunedì 13 maggio 2013 alle ore 17,30 al Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl”

Dialogano con l’autore Donato Renzetti e Stefano Bianchi
Con la partecipazione dell’attrice Marisandra Calacione

La partitura autografa del Requiem di Mozart – non quello estremo, famoso e incompiuto, K 626, ma un altro fino a ieri sconosciuto – emerge improvvisamente in una sera invernale da tregenda in un paese della Carnia, dove si spinge la ricerca frenetica di un emerito studioso mozartiano.

Ma dal Friuli, quello che potrebbe essere il ritrovamento del secolo e la gloria per l’ambizioso musicologo sembra sfuggire di continuo, sempre più a nord e verso sempre più gelidi orizzonti: dalla Siberia alle isole Svalbard. È come se regista beffardo e occulto dell’inseguimento fosse lo stesso spirito sornione di Mozart. Più di cinquant’anni prima, sempre nel nordest, nella Trieste della Grande Guerra, un analogo tesoro – l’autografo prezioso e inedito è questa volta di Giuseppe Verdi – agita l’avventurosa vicenda familiare che ha al centro una illustre e non più giovane cantante lirica.
Sono questi due degli scenari scelti da Gianni Gori per la sua nuova serie di racconti Il vero Requiem di Mozart e altri fantasmi dell’opera. Dopo I fantasmi dell’opera (Matteo editore, 2000), un’altra serie di capricci in forma di racconto, particolarmente attesa dai numerosi musicofili che avevano ammirato la prima raccolta. Situazioni e figure del mondo della musica fra storia e attualità, schegge di memoria e di affetti confluiscono in sette storie improbabili attraversate da compositori illustri, accademici, direttori, strumentisti (Pensione d’anzianità), cantanti (Il bacio), da protagonisti del teatro musicale, dagli stessi personaggi del melodramma (La sopravvissuta) sullo sfondo della provincia del nordest, sulle rotte dell’Orient – Express (La notte dei baroni), della transiberiana. Microcosmi nell’orbita della musica e dell’opera, storie in bilico tra realismo e scenari surreali, racconti di musica nel segno dell’ironia e della fantasia agrodolce dello scrittore triestino. Il volume è arricchito da dodici tavole fuori testo dell’artista udinese Ivan Stefanutti, scenografo, costumista, illustratore e autore anche del bozzetto in copertina. La prefazione è firmata invece da una prestigiosa personalità dell’opera e della musica internazionale, il direttore d’orchestra Donato Renzetti.

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