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Le composizioni per il Quartetto Triestino di Karel Moor, l’Antonín Dvořák dell’Adriatico

Conversazione di Ivano Cavallini e Massimo Favento
Lunedì 18 dicembre 2023ore 17.30

È dedicata a Karel Moor, «l’Antonín Dvořák dell’Adriatico» e alle sue composizioni scritte espressamente per il Quartetto Triestino la conversazione di Ivano Cavallini e Massimo Favento, in calendario lunedì 18 dicembre 2023 alle ore 17.30, presso la Sala “Bobi Bazlen” al piano terra di Palazzo Gopcevich, nell’ambito del cartellone dei «Lunedì dello Schmidl», il ciclo di approfondimenti a cura di Stefano Bianchi che il Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl” da oltre un quindicennio offre sulle proprie collezioni al pubblico dei cultori della musica e del teatro.

La Trieste dei primi anni del ’900 fu sensibilmente toccata dal fascino romantico della cultura di Boemia e Moravia, zone dell’Impero Asburgico che da diversi decenni avevano incominciato a sfornare intellettuali e musicisti tra i più sensibili della cultura mitteleuropea, artisti in grado di plasmare con forza il gusto della Belle époque pre-bellica. Forse non tutti sanno che Trieste fu, con il fascino sorprendente del suo mare, il luogo di gestazione forse più felice del compositore ceco Karel Moor (1873-1945). Tenebroso ed inquieto, l’ennesimo “K” della cultura boema fu di scena a Trieste sicuramente tra il 1901 ed 1905, autore su commissione per il Quartetto Triestino di Augusto Jancovich, la più importante formazione cameristica della Trieste bohémien di Italo Svevo.

L’incontro di lunedì 18 dicembre sarà l’occasione per presentare la prima registrazione assoluta dell’integrale dei Quartetti scritti dal compositore e dedicati al Quartetto Triestino, opere di cui recentemente sono stati trovati esemplari delle fonti anche a Trieste, alcuni dei quali mai censiti a livello internazionale, pezzi unici del patrimonio storico-musicale della cultura della Venezia Giulia.

Il paziente lavoro di documentazione sonora di queste opere è stato realizzato da un appassionato staff di musicisti del Gruppo Strumentale Lumen Harmonicum: Leonardo Giovine e Marco Favento ai violini, David Briatore alla viola e Massimo Favento al violoncello; con la partecipazione dei violoncellisti Andrea Musto, Cecilia Barucca Sebastiani e Anna Molaro per l’esecuzione delle opere rintracciate soltanto nella versione per quattro violoncelli.

Da anni il Lumen Harmonicum di Trieste sta curando una serie discografica (Sonora – Archivi Sonori del Friuli Venezia Giulia) dedita alla documentazione e valorizzazione di opere del patrimonio storico-musicale presenti negli archivi regionali e considerate anche dal punto bibliografico nel progetto parallelo Profili Musicali. Ormai giunti oltre la decima edizione, tale progettualità gode del sostegno e del contributo della Regione Friuli Venezia Giulia.

L’ingresso alla manifestazione è libero fino a esaurimento dei posti disponibili.

Palazzo Gopcevich

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