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QUELLO STREHLER PRIVATO

TSxGS Trieste per Giorgio Strehler a cento anni dalla nascita

Conversazione di Roberto Canziani

Lunedì 11 ottobre 2021
ore 17.30
Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl”
Palazzo Gopcevich
Via Rossini, 4 – Trieste

 

Giorgio Strehler a Grado nell'estate del 1926 Civico Museo Teatrale "Carlo Schmidl" Fondo Giorgio Strehler

QUELLO STREHLER PRIVATO è il titolo dell’incontro in calendario lunedì 11 ottobre 2021 alle ore 17.30 nella Sala Bazlen di Palazzo Gopcevich (Via Rossini, 4), con il quale prende il via la serie di iniziative che il Comune di Trieste e il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia dedicano a Giorgio Strehler nel centenario della nascita, a partire dai materiali del Fondo Giorgio Strehler del Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl”, istituito a seguito della donazione delle eredi del Maestro, Andrea Karina Stumpf Strehler Jonasson e Mara Maria Bugni e costituito da oltre 4.000 tra volumi e periodici, 148 buste d’archivio, scatole d’archivio contenenti bozzetti scenografici, figurini, fotografie manifesti e locandine

Il progetto TSxGS, messo a punto con il fondamentale apporto ideativo e curatoriale del critico teatrale Roberto Canziani, prevede iniziative e eventi che ne vivificano oggi la memoria e riattivano al tempo stesso i legami, numerosissimi, che fanno di Strehler un triestino d’eccellenza. Una delle figure che hanno diffuso nel mondo l’unicità geografica e culturale di questa città: l’influenza e la posizione che essa ha avuto nell’immaginario culturale internazionale del Novecento.

Sarà proprio Roberto Canziani il protagonista di questo primo appuntamento. Partendo dalle pagine di «Strehler privato. Carattere affetti passioni» – il volume che ha realizzato per conto del Comune di Trieste, nel dicembre 2007, in occasione del decennale della morte – Roberto Canziani, esperto di teatro contemporaneo internazionale, ricostruisce le ragioni, le motivazioni, gli esiti che hanno permesso la costituzione del Fondo Giorgio Strehler presso il Museo. Ospite dell’incontro è l’archivista Franca Tissi, curatrice dell’ordinamento del Fondo, ad alcuni documenti del quale darà voce l’attore Andrea Germani.

ACCESSO CON GREEN PASS fino a esaurimento dei posti disponibili

Consigliata la prenotazione alla casella di posta elettronica museoschmidl@comune.trieste.it, indicando nome, cognome e recapito telefonico

Nella foto: la sala del Fondo Giorgio Strehler al Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl”

Trieste comincia e si conclude la vita di Giorgio Strehler. Viene alla luce in una bella casa, nel rione di Barcola, nel 1921, e ha di fronte il mare. Le sue ceneri riposano nel cimitero cattolico, a Sant’Anna, nella tomba di famiglia. Una sobria lapide ne ricorda la scomparsa, nel 1997.
La città è dunque il punto di partenza e il punto di arrivo di un’esistenza in cui arte, passione, cultura, impegno civile, si sono combinati. Per dare forma all’uomo che con le sue creazioni ha dato forma al teatro della seconda meta del ‘900. In Italia, ma anche all’estero.

Nell’anno in cui ricorre il centenario della nascita, il Comune di Trieste, il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, l’Università degli Studi, hanno voluto condividere uno stesso intento.

Il progetto TSxGS, messo a punto con il fondamentale apporto ideativo e curatoriale del critico teatrale Roberto Canziani, prevede iniziative e eventi che ne vivificano oggi la memoria e riattivano al tempo stesso i legami, numerosissimi, che fanno di Strehler un triestino d’eccellenza. Una delle figure che hanno diffuso nel mondo l’unicità geografica e culturale di questa città: l’influenza e la posizione che essa ha avuto nell’immaginario culturale internazionale del Novecento.

Nelle stanze del Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl” è ospitato il Fondo Giorgio Strehler, esito della donazione fatta al Comune di Trieste dalle due eredi, Andrea Jonasson e Mara Bugni. Qui, nei mesi di ottobre e novembre, una serie di incontri e conversazioni alimenterà il calendario delle iniziative.

A questi appuntamenti il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia contribuirà con allestimenti dedicati, realizzati anche grazie ai Piccoli di Podrecca, e un incontro-evento in Sala Bartoli a cura di Moni Ovadia.

Si affiancherà con il proprio contributo scientifico anche l’Università degli Studi e sarà suggeritrice biografica, in passeggiate urbane pensate per disegnare una inedita toponomastica strehleriana.

Un documento video-cinematografico costituirà infine la memoria materiale del progetto, che rappresenta l’omaggio a un concittadino illustre, il quale – appena ha potuto e con chi ha potuto – si è sempre messo a parlare nel dialetto di Trieste. Dove ci sono le sue radici.

Palazzo Gopcevich

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