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Tiepolo. La straordinaria storia dei disegni triestini

Nel 2020 ricorreva il 250esimo anniversario della morte del celebre pittore veneziano Giambattista Tiepolo, interprete assoluto della grandiosità di Venezia proprio in quel secolo, il Settecento, che della Serenissima vide anche la decadenza e la fine. All’appuntamento con l’importante ricorrenza non potevano mancare i Civici Musei di Storia ed Arte di Trieste, che custodiscono una delle più rilevanti collezioni al mondo di disegni tiepoleschi, oggi conservata al Civico Museo Sartorio. Nel 2021 è stato infatti pubblicato il nuovo catalogo completo dell’importante raccolta, che ne ricostruisce anche le complesse vicende storiche (Lorenza Resciniti, Tiepolo. Catalogo dei disegni del Civico Museo Sartorio di Trieste, Comune di Trieste-Civici Musei di Storia ed Arte, Trieste, 2021, 576 pagine).

Giambattista Tiepolo Testa d’uomo
Giambattista Tiepolo Testa d’uomo

Questa mostra, a cura di Lorenza Resciniti e Anna Krekic, conservatori dei Musei Storici e Artistici, intende ripercorrere le tappe salienti di questa storia: la singolare acquisizione dei disegni da parte del collezionista triestino Giuseppe Sartorio nella Trieste di fine ’800; il dono ai musei civici per il tramite delle sue eredi nel 1910; l’allontanamento dei disegni da Trieste nel 1916 per proteggerli dai danni del conflitto; i fatti avvenuti tra la prima e la seconda guerra mondiale; l’atteso rientro della collezione in città nel 1941.

La collezione

La collezione di disegni di Giambattista Tiepolo dei Civici Musei di Storia ed Arte di Trieste conta 254 fogli, di cui 25 disegnati su ambo i lati, per un totale di 279 disegni. Nell’ambito del nutrito corpus grafico tiepolesco, la raccolta triestina si affianca per importanza a quelle del Museo Correr di Venezia, del Museo Horne di Firenze, del Victoria and Albert Museum di Londra, della Staatsgalerie di Stoccarda, della Morgan Library & Museum e del Metropolitan Museum of Art di New York. La collezione abbraccia circa quarant’anni di carriera del pittore, dalla matura giovinezza negli anni ’20 del ’700 alla partenza per la Spagna nel 1762, illustrando così l’evoluzione del suo stile. L’insieme si contraddistingue anche per la varietà delle tipologie, che vanno dalle “prime idee” ai disegni finiti per la vendita o la traduzione a stampa. La quasi totalità dei disegni triestini è attribuita a Giambattista Tiepolo, mentre per alcuni sono stati proposti i nomi dei due figli Giandomenico e Lorenzo. I disegni sono abitualmente esposti a rotazione in due sale dedicate al secondo piano del Civico Museo Sartorio.

Giambattista Tiepolo Omaggio a Pulcinella incoronato o Gnoccolata penna, pennello, inchiostro bruno, inchiostro diluito bruno, tracce di grafite, 280 x 208 mm inv. 2074
Giambattista Tiepolo Omaggio a Pulcinella incoronato o Gnoccolata
Giambattista Tiepolo Pulcinella che defeca penna, pennello, inchiostro bruno, inchiostro diluito bruno, tracce di grafite, 300 x 245 mm inv. 2075
Giambattista Tiepolo Pulcinella che defeca

La storia

L’eccezionale collezione, acquistata dal barone Giuseppe Sartorio nel 1898, entrò nelle raccolte civiche di Trieste nel 1910, ma la mancanza di spazi adeguati non ne permise l’esposizione al pubblico. Durante la prima guerra mondiale, la vicinanza del fronte mise in serio pericolo anche le opere d’arte. Nel 1916 191 disegni partirono alla volta di Vienna, fermandosi però al Museo Provinciale Rudolfinum di Lubiana (oggi Narodna Galerija), ove rimasero chiusi in una cassa sigillata. Dopo la fine della prima guerra mondiale, con l’annessione di Trieste all’Italia, iniziarono le trattative per il rientro dei disegni da Lubiana. I numerosi documenti custoditi negli archivi pubblici cittadini ne tramandano le annose vicende, di cui furono protagonisti Anna Sartorio e suo marito Salvatore Segrè Sartorio che non lasciarono nulla d’intentato affinché la città potesse riavere la collezione. Dopo l’occupazione italiana di Lubiana, il 21 giugno 1941 la cassa con i disegni di Tiepolo fu riportata a Trieste. L’arrivo della cassa al Civico Museo di Storia ed Arte (oggi Civico Museo d’Antichità “J.J. Winckelmann”) è testimoniato da un dettagliato servizio fotografico. Su richiesta della cittadinanza fu improvvisata una mostra nel palazzo del Municipio per rendere finalmente fruibile dopo 31 anni il prezioso dono del barone Sartorio.

Giambattista Tiepolo Tre figure di ignudi penna, pennello, inchiostro bruno, inchiostro diluito bruno, tracce di grafite, 201 x 282 mm inv. 1946
Giambattista Tiepolo Tre figure di ignudi

I sedici disegni esposti in questa mostra sono stati scelti come saggio della collezione e in quanto parte del gruppo di 191 inviati a Lubiana nel 1916. Li accompagnano dipinti, incisioni, disegni e fotografie dalle collezioni civiche (Museo Sartorio, Gabinetto disegni e stampe, Fototeca) che illustrano i luoghi e i protagonisti della storia della collezione Tiepolo.

La mostra sarà visitabile dal 25 giugno al 18 settembre 2022 da martedì a domenica dalle 10 alle 17. L’ingresso è libero (info 040 +39 675 4068).

Sindaco di Trieste
Roberto Dipiazza

Assessore alle Politiche della Cultura e del Turismo
Giorgio Rossi

Direttore Generale
Fabio Lorenzut

Direttore ad interim del Servizio Musei e Biblioteche (parte Musei)
Francesca Locci

Responsabile Musei Storici e Artistici
Stefano Bianchi

Responsabile Amministrazione Musei
Alessia Neri

Mostra a cura di
Lorenza Resciniti e Anna Krekic

Progetto di allestimento
Marino Ierman

Fotografie storiche
Claudia Colecchia, Fototeca dei Civici Musei di Storia ed Arte di Trieste

con la collaborazione di
Gabriella Gelovizza, Cristina Klarer, Alessandra Relli

Istruttore amministrativo
Francesco Recanati

Allestimento
Teknik Srl

Palazzo Gopcevich

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