L’opera nella letteratura italiana del Novecento
Conversazione di Luca Scarlini
A cura dell’Associazione Triestina Amici della Lirica “Giulio Viozzi”

Lunedì 27 ottobre 2025, alle ore 17.30, alla Sala Bazlen di Palazzo Gopcevich (Via Rossini 4), nel segno della consolidata collaborazione tra il Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl” e l’Associazione Triestina Amici della Lirica “Giulio Viozzi” prende il via l’edizione 2025-2026 dei «Lunedì dello Schmidl», il ciclo di incontri e approfondimenti a cura di Stefano Bianchi che il Museo Teatrale da vent’anni offre al pubblico dei cultori della musica e del teatro.
È Luca Scarlini il protagonista di questo primo appuntamento, con una conversazione dal titolo «L’aria nel romanzo: l’opera nella letteratura italiana del Novecento».
La letteratura italiana del Novecento è pervasa da presenze d’opera lirica, che segnano scritture e narrazioni in modo pervasivo e complesso, secondo un disegno che spesso non viene riconosciuto. Musica e letteratura si sono incrociate in modo sorprendente: il percorso di cui Luca Scarlini disegna la storia parte dai racconti giovanili di Gabriele D’Annunzio, per passare alla Trieste di Svevo, con la visione della «Valchiria» al Verdi, con riferimenti a pratiche musicali in casa, echeggiate molti anni più tardi in «Le quattro ragazze Wieselberger» di Fausta Cialente. Dagli scrittori melomani si ricava il profilo di cosa il melodramma sia stato nelle epoche: Riccardo Bacchelli, Carlo Emilio Gadda, Alberto Arbasino, ma anche i meno noti Alessandro Spina e Gaia Servadio hanno tutti portato l’opera come loro codice segreto, dichiarazione di intenti sentimentali, in una mappa che è ancora tutta da disegnare.
Luca Scarlini, scrittore, drammaturgo per teatri e musica, narratore, performance artist, raccontatore d’arte, collabora con numerosi musei. Laureato in Storia dello Spettacolo all’Università di Firenze, insegna tecniche narrative presso la Scuola Holden di Torino, IED e ha collaborato con numerose istituzioni teatrali italiane e europee, lavorando in varie occasioni su temi di storia della scenografia. Dal 2006 al 2010 ha insegnato Storia e teoria della Scenografia all’Accademia di Brera, ora insegna tecniche di narrazione dell’arte per il Master di Ca’ Foscari. Voce storica di Radio Tre, conduce il programma Museo Nazionale, ha curato mostre sulla relazione tra arte, musica, teatro e moda. Tra i suoi libri più recenti, «Teatri d’amore» (Nottetempo), «L’ultima regina di Firenze. I Medici atto finale» (Bompiani), «Memorie di un’opera d’arte. La marchesa Casati» (Skira), «Rinascimento Babilonia. Una storia erotica dell’arte italiana» (Marsilio) e «Streghe. Storie dannate nell’arte» (Giunti). Ha tradotto e curato l’edizione dei «Revised Texts» di Samuel Beckett per Cue Press.
Ingresso libero fino ad esaurimento di posti disponibili.
Consigliata la prenotazione (indicando nome, cognome e recapito telefonico) all’indirizzo di posta elettronica info@amiciliricaviozzi.it