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Piccola storia della scenografia – Il “Secolo lungo”: dalla Rivoluzione Francese alla Prima Guerra Mondiale

Lunedì 15 aprile 2024, alle ore 17.30, per la rassegna dei «Lunedì dello Schmidl» a cura di Stefano Bianchi alla Sala Bazlen di Palazzo Gopcevich (Via Rossini 4) è in calendario il terzo incontro con lo scenografo Paolo Vitale sulla storia della scenografia. L’iniziativa si svolge nel segno della consolidata collaborazione tra il Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl” e l’Associazione Triestina Amici della Lirica “Giulio Viozzi”.

Sulla scia del grande successo registrato lo scorso anno con il ciclo di conferenze «Dietro il sipario», Paolo Vitale – con l’apporto di strumenti multimediali – illustra in quattro tappe la storia della scenografia. Il teatro e la scenografia sono infatti legati da un rapporto millenario e indissolubile. Non è possibile parlare della storia della scenografia senza parlare della storia del Teatro e viceversa: drammaturgia, azione e spazio sono infatti elementi in stretta correlazione e concorrono tutti all’epifania di quel fenomeno prettamente umano che chiamiamo “teatro”.

Dopo gli appuntamenti dedicati alla scenografia «Dall’antichità al Medioevo» e «Dal Rinascimento all’Ottocento», questa piccola storia della scenografia prosegue il suo viaggio nel tempo e nello spazio scenico approfondendo il periodo delle grandi rivoluzioni teatrali nell’ambito della messinscena che caratterizzano l’Ottocento, nell’accezione estensiva di ‘secolo lungo’, ovvero negli anni compresi tra la Rivoluzione Francese e la Prima Guerra Mondiale.

L’incontro conclusivo, lunedì 27 maggio, sarà dedicato alla «Scenografia dal 1918 ai giorni nostri».

Paolo Vitale, dopo gli studi classici a Catania (Sicilia), dove è nato nel 1986, si è laureato a pieni voti in architettura al Politecnico di Milano e ha conseguito un master in Museografia sulla progettazione strategica in aree archeologiche con una tesi sul ri-allestimento di 12 sale del Museo Gregoriano Etrusco presso i Musei Vaticani in Roma. Dal 2014, lavora al fianco del regista Davide Garattini Raimondi in qualità di scenografo e light designer (La Fenice, Opéra Royal de Wallonie, Jerusalem Opera, Teatro Lirico di Cagliari, Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste, Teatro Comunale di Piacenza, Festival della Valle d’Itria, Luglio Musicale Trapanese, Sarzana Opera Festival, Zamora Little Opera, Piccolo Festival del Friuli Venezia Giulia). Nel 2018 e nel 2019 ha lavorato al fianco di Katia Ricciarelli per le produzioni di apertura del Teatro Verdi di Trieste («I Puritani», «Turandot» e «Aida»). Nel 2020 ha firmato le luci di «Bia. Un passo nuovo, una parola propria» lo spettacolo vincitore del concorso Macerata Opera 4.0 bandito dal Macerata Opera Festival. Giornalista pubblicista dal 2016, è stato direttore allestimenti scenici presso il Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste dal 2021 al 2023.

Ingresso libero fino ad esaurimento di posti disponibili.

Consigliata la prenotazione (indicando nome, cognome e recapito telefonico) all’indirizzo di posta elettronica info@amiciliricaviozzi.it

Palazzo Gopcevich

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